In questo persistente periodo di crisi economica e crescente disoccupazione, il solo fatto di avere un lavoro dovrebbe essere un antidoto contro la depressione. Se non fosse che proprio questa condizione apparentemente privilegiata, spesso, nasconde situazioni professionali non proprio rosee, caratterizzate da una scarsa valorizzazione delle competenze individuali, da uno stipendio non commisurato con le prestazioni richieste e, talvolta, da rapporti umani decisamente scadenti.
Risultato: la qualità di vita e l’umore ne risentono in modo significativo, al punto che per molti il rischio di sviluppare depressione aumenta, proprio come capita a chi il lavoro lo perde per le ragioni più diverse.

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